Dal 21 maggio al 1 settembre 1996, sarà presentata a Roma, nelle prestigiose sale di Palazzo Venezia una grande retrospettiva dell'opera di Félicien Rops (1833-1898).
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Questa importante esposizione monografica dell'opera di Félicien Rops in Italia si propone di mettere in luce nel modo più esteso e più completo possibile il multiforme talento dell'artista belga.
Così, nell' affrontare l'opera di Félicien Rops guardando soltanto al lavoro di incisione - che resta, d'altronde, la parte essenziale - o nel divertirsi davanti al suo erotismo e al suo stile libertino, si potrebbe rischiare di dimenticare che l'artista è anche pittore, disegnatore, illustratore di molti romanzi e raccolte per i suoi amici scrittori e poeti dell'epoca (Baudelaire, Mallarmé, Verlaine, De Coster, Barbey d'Aurevilly, Uzanne...) e che, nelle sue corrispondenze, testimonia viva lucidità riguardo ai problemi della sua epoca e dà prova di volersi interrogare in modo spesso angoscioso sul desiderio, la morte, la "parodie humaine", e anche sulla sua stessa vita.
Amante della vita e delle donne, curioso dei suoi simili, non perde mai il gusto della scoperta, del viaggio; prosegue senza sosta nelle sue ricerche sia nel campo della tecnica artistica, sia negli incontri tra gli artisti del suo tempo, sia nella ricerca autonoma di libertà.
Saranno esposte a Roma più di 300 opere provenienti da collezioni pubbliche e private. La mostra avrà un catalogo, con saggi su Rops nel suo tempo, sulla attivissima collaborazione con gli scrittori francesi del XIX secolo, sulla passione per l'arte dell' incisione, su Rops e la critica italiana. Conterrà inoltre il catalogo delle opere, la biografia e la bibliografia dell'artista.
Durante il periodo espositivo saranno organizzate
manifestazioni collaterali: una conferenza
all'Accademia del Belgio a Roma e all'Università di Bologna,
e la proiezione del film di Thierry Zeno su Rops,
"Les Muses Sataniques".